7 dicembre 2023

Riconteggio debiti contributivi cancellati

L’Inps, con il messaggio n. 4244/2023, ha prorogato i termini delle domande di riconteggio dei contributi cancellati con la rottamazione delle cartelle 2018 e 2023 all’11.12.2023.

7 dicembre 2023

Prestazione di servizi e obbligo di fatturazione

Nella norma di comportamento n. 223 dell’Associazione italiana dottori commercialisti di Milano, si chiarisce che non sussiste l’obbligo di fatturazione sino a che il servizio non è stato pagato.

7 dicembre 2023

Versamenti per le zone alluvionate

Il termine per effettuare i versamenti da parte dei soggetti con sede legale, o anche operativa, nei territori delle regioni Emilia-Romagna, Marche e Toscana colpiti dagli eventi alluvionali di maggio 2023, scade l’11 dicembre.

7 dicembre 2023

Riduzione termini di accertamento con l’adempimento collaborativo

Il Viceministro dell’Economia, durante un convegno, ha precisato che solo per le poste che non hanno una componente soggetta a valutazione è possibile beneficiare dell’adempimento collaborativo, riducendo i termini di accertamento di due anni.

7 dicembre 2023

Proroga dello split payment 2023

Il Ministero dell’Economia ha affermato che il regime di scissione contabile ha incassato dalla Ue il via libera per essere prorogato al 30.06.2026.

7 dicembre 2023

Analisi di rischio per affitti in nero

Il nuovo art. 13-bis del decreto collegato alla legge di Bilancio 2024 (D.L. 145/2023) prevede la possibilità per l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza di effettuare specifiche analisi di rischio, al fine di individuare proprietari di immobili o di strutture turistico-ricettive che non si sono dotate del codice identificativo nazionale.

6 dicembre 2023

Determinazione degli acconti 2024 e 2025

Non vanno considerati per la determinazione degli acconti 2024 gli effetti della tassa piatta sugli incrementi reddituali (flat tax) e le nuove aliquote Irpef. Il concordato preventivo biennale invece prevede un effetto anticipato sugli acconti 2024, che dovranno essere calcolati tenendo già conto del maggior reddito “concordato” con l'Agenzia delle Entrate.

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