Superbonus in 10 anni con possibile ripensamento
Sembra possibile il ripensamento dell’opzione per fruire della ripartizione in 10 quote annuali rispetto alle 5 o 4 ordinariamente previste per il superbonus, in quanto occorre una specifica indicazione nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2023 e che la rata di detrazione relativa al periodo d’imposta 2022 non sia stata indicata nel modello Redditi 2023.
Rivalutazione dei titoli
La L. 197/2022, oltre alla possibilità di rivalutazione delle partecipazioni non quotate, per le partecipazioni detenute al di fuori del regime di impresa, consente di rivalutare anche quelle delle società quotate in mercati regolamentati anche se non è possibile realizzare future minusvalenze.
Affrancamento quote Oicr
L’art. 1, cc. 112 e 113 della legge di Bilancio 2023 stabilisce la possibilità di affrancamento dei maggiori valori degli Oicr detenuti dai contribuenti, al di fuori del regime d’impresa, che operano con il regime dichiarativo o il regime amministrato.
ISA 2022
Un decreto del Ministero dell’Economia del 28.04.2023, che approva i correttivi congiunturali straordinari per il periodo d’imposta 2022, precisa che alle start up non si applicano gli ISA nemmeno per il 2021.
Detrazione per interventi edilizi e possesso “mediato” di immobile
Il possesso “mediato” di un immobile caduto in successione non costituisce in capo all'erede, un diritto a detrarre le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica sostenute dal de cuius.
Rateazione crediti da bonus edilizi
L’Agenzia delle Entrate ha disposto due versioni dello spalma crediti: la prima versione si applica dal 2022 e solo al superbonus, mentre la seconda versione si applica dal 2023 e riguarda anche sismabonus e bonus barriere architettoniche al 75%.
Definizione agevolata liti pendenti
Rispetto alla precedente definizione agevolata, l'attuale disciplina prevede che la definizione delle controversie possa essere disposta dal giudice presso cui pende la controversia. Quindi, il giudice della causa può emettere un provvedimento di estinzione del giudizio ulteriore rispetto alle ipotesi di diritto comune già al momento del deposito della domanda. È possibile inoltre che un giudizio estinto sia riaperto da un successivo provvedimento di diniego di condono.