Dichiarazione precompilata per i forfetari
Alcune novità contenute nel decreto legislativo sulla riforma fiscale sugli adempimenti prevede la dichiarazione precompilata per i forfetari dove gli intermediari saranno tenuti ad inviare i dati mensilmente e l’inserimento dei quadri RT e RW nel modello 730.
Sblocco dei crediti edilizi anche in Abruzzo
Anche l’Abruzzo ha approvato una norma che coinvolge le società partecipate nell’acquisto di crediti fiscali legati ai bonus edilizi, con la differenza però che, rispetto alle altre regioni, i cedenti dovranno essere selezionati tramite una procedura pubblica.
Novità fiscali per il Terzo settore
Dal 1.07.2024, per gli enti non commerciali, le principali attività passeranno dal regime di esclusione Iva ex art. 4, c. 4 D.P.R. 633/1972 a quello di esenzione ex art. 10 e sarà necessaria l’apertura della partita Iva.
Informazioni nel quadro RS per i forfetari
Il documento pubblicato dall'Agenzia delle Entrate, in occasione dell'audizione svolta presso la Commissione finanze e tesoro del Senato sulla conversione in legge del D.L. 132/ 2023, precisa che i contribuenti forfetari potranno inviare i dati del quadro RS per il 2021 entro il 30.11.2024 senza sanzioni.
Compliance quadro RS
Il Mef ha chiarito che le lettere di compliance sul 2021 arrivate nei giorni scorsi si sono rese necessarie in quanto le informazioni relative ad alcuni costi dei forfettari che vanno indicati nel quadro RS non sono “ricavabili d’ufficio sulla base dei dati della fatturazione elettronica”, in quanto il contenuto descrittivo dell’operazione effettuata non è completamente disponibile.
Modifiche all’Irpef
Il decreto attuativo della riforma fiscale, rimodula a 3 gli scaglioni di reddito ai fini della tassazione Irpef: 23% per redditi fino a 28.000 euro; 35% per redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro; 43% per redditi superiori a 50.000 euro. Nel 2024, inoltre, la detrazione prevista per redditi di lavoro dipendente (esclusi i redditi di pensione) e assimilati a quelli di lavoro dipendente è incrementata a 1.955 euro per i redditi complessivi fino a 15.000 euro. Viene confermato l’aumento della detrazione di 65 euro per i redditi compresi tra 25.000 e 35.000 euro.
Calcolo degli acconti nella manovra fiscale
La manovra fiscale complica il calcolo degli acconti delle imposte, in quanto per i soggetti Irpef, il nuovo sistema di tassazione a 3 aliquote non dovrà essere considerato per determinare gli acconti per le annualità 2024 e 2025 e per l’anno 2024, sarà necessario effettuare un doppio calcolo delle imposte, avendo il vincolo di determinare gli anticipi 2025 con il vecchio sistema a 4 aliquote. Per le partite Iva, la possibilità di rateizzare il versamento del secondo acconto, non comprende anche i contributi previdenziali.