Sanzioni concordato biennale
Il decreto bollinato di riforma delle sanzioni non prevede più, nell’ambito del concordato preventivo biennale, di ridurre alla metà le sanzioni accessorie nel caso di violazioni commesse per i periodi d’imposta, e per i tributi relativi alla proposta dell’imponibile formulata dall’Amministrazione Finanziaria.
Calcolo acconti per soggetti in concordato preventivo
Il decreto correttivo modifica il meccanismo di computo degli acconti per i soggetti in concordato preventivo biennale.
Versamento delle imposte
Tramite l'art. 37 D.lgs. 13/2024 sono stati prorogati al 31.07.2024, senza maggiorazione, i termini per effettuare i versamenti risultanti dalle dichiarazioni dei redditi, Irap e Iva, che scadono il 30.06.2024, in relazione ai contribuenti per i quali risultano approvati gli Isa, compresi i contribuenti forfetari.
Nuovo calendario fiscale
Il termine entro cui vanno presentate le dichiarazioni dei redditi e Irap è il 31.10.2024, mentre per i soggetti Ires tale scadenza è fissata all'ultimo giorno del 10° mese successivo a quello di chiusura dell'esercizio.
Transazione fiscale
Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto correttivo del Codice della crisi che contiene un’estensione della possibilità di accordi transattivi, prima di tutto nella composizione negoziata della crisi e poi negli accordi di ristrutturazione.
Deduzioni forfetarie autotrasportatori
Tramite il comunicato MEF 10.06.2024 sono state rese note le agevolazioni fiscali per il 2024 in favore degli autotrasportatori relative alle deduzioni forfetarie per spese non documentate ex art. 66, c. 5, n. 1 del TUIR, che rimangono invariate rispetto al 2023. L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che la deduzione va indicata nei quadri RF e RG dei modelli Redditi 2024.
Scissione per scorporo
Il decreto di riforma dell'Ires e dell'Irpef, approdato in Consiglio dei ministri il 30.04.2024 e ora al vaglio degli organi parlamentari, introduce la disciplina fiscale dell'operazione di scissione mediante scorporo, prevista, civilisticamente, dall'art. 2506, c. 1 c.c, stabilendo che il patrimonio che è trasferito sarà, per la beneficiaria, riserva di capitale e quindi non tassabile in caso di distribuzione.