dichiarazione precompilata 2023

L’accesso alla dichiarazione precompilata relativa al 2023

L’Agenzia delle Entrate con il comunicato stampa n. 17, ha comunicato che dalla giornata del 30 aprile è possibile consultare le dichiarazioni precompilate relative al periodo d’imposta 2023. Con il provvedimento n. 210954 sono state invece stabilite le nuove modalità di accesso alla dichiarazione precompilata da parte del contribuente e degli altri soggetti autorizzati.

Quest’anno, come novità, compare il modello 730 semplificato, dove le persone fisiche titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati sono guidati tramite una procedura dedicata alla compilazione del modello. In questo modo, si legge nel comunicato, “il cittadino non dovrà più conoscere quadri, righi e codici ma sarà guidato fino all’invio della dichiarazione con una interfaccia più intuitiva e parole semplici”. L’Agenzia delle Entrate rende disponibili le informazioni in proprio possesso, che possono essere confermate o modificate dal contribuente. 

Il contribuente ha la possibilità di visualizzare la propria dichiarazione in modalità semplificata oppure ordinaria. È necessario accedere all’area riservata tramite le proprie credenziali SPID, carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Le informazioni potranno essere confermate o modificate dal 20.05.2024 e una volta fatto il sistema informatico inserisce automaticamente i dati all’interno del modello 730.

Oltre al modello 730 semplificato, un’altra novità introdotta dal D.lgs. 1/2024 (art. 2), è la possibilità di presentare il modello 730/2024 “senza sostituto d’imposta” anche nel caso in cui sia presente un sostituto d’imposta. Il contribuente, sia che dalla dichiarazione derivi un credito o un debito, deve selezionare la voce “nessun sostituto”. In caso di credito, l’Agenzia delle Entrate provvederà a rimborsare l’importo a condizione che il contribuente abbia indicato l’IBAN di riferimento. Viceversa, se dalla dichiarazione risulti un debito, i pagamenti vanno effettuati tramite modello F24 entro i termini di versamento previsti per il modello REDDITI PF 2024. Il contribuente può pagare l’importo online procedendo all’addebito sullo stesso IBAN indicato per il rimborso oppure stampare il modello F24 e procedere al pagamento in un secondo momento.

Il termine entro cui presentare il modello 730/2024 rimane comunque fissato al 30.09.2024, mentre il modello REDDITI PF 2024 va presentato entro il 15.10.2024. Dal 2024 infatti, come stabilito dall’art. 19 del D.lgs. 1/2024, in via sperimentale, l’Agenzia delle Entrate ha reso disponibile la dichiarazione precompilata anche alle persone fisiche titolari di redditi differenti da quelli di lavoro dipendente e assimilati, compresi i contribuenti con redditi di lavoro autonomo e d’impresa, titolari di partita IVA. 

L’Agenzia delle Entrate, concludendo, ha affermato che in caso di adesione al regime di vantaggio (art. 27 del DL 98/2011) o al regime forfetario (ex L. 190/2014), dal prossimo 15 giugno sarà possibile aderire al concordato preventivo.

Categoria
dichiarazioni

Articoli correlati

28 maggio 2024

Conti non indicati nel quadro RW

È importante indicare i possedimenti esteri nel quadro RW in quanto la non indicazione comporta diverse conseguenze negative per i contribuenti, laddove lo Stato estero interessato sia un Paradiso fiscale

30 aprile 2024

Entro il 30 aprile le opzioni IVA nel quadro VO

Tramite il quadro VO della dichiarazione Iva è possibile comunicare opzioni e revoche che rilevano ai fini tributari. Si ricorda che il termine di presentazione per l’anno 2023 è fissato al 30.04.2024

19 marzo 2024

Gli effetti sulla dichiarazione IVA dell’assegnazione dei beni ai soci

I contribuenti che hanno assegnato ai soci beni immobili devono valutare se queste operazioni comportino l’obbligo di effettuare una rettifica a favore della detrazione o abbiano influito sulla determinazione del pro rata

30 maggio 2023

L’invio della dichiarazione Iva tardiva

Entro 90 giorni dal termine ordinario (31.07.2023) è comunque possibile inviare la dichiarazione Iva tardiva, versando le sanzioni amministrative e beneficando dell’istituto del ravvedimento operoso

18 aprile 2023

Da esporre in dichiarazione IVA lo splafonamento regolarizzato

Per i soggetti passivi sono esportatori abituali possono acquistare beni e servizi, nonché importare beni, nei limiti del plafond disponibile senza pagamento dell’IVA (art. 8 comma 1 lett. c) del DPR 633/72)