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Assegno unico e universale per i figli a carico 2025
Nel 2025 entrerà in vigore l'esclusione dell'importo dell'Assegno Unico dall'ISEE ai fini del bonus per le nuove nascite e del bonus asilo nido. Le nuove soglie ISEE verranno comunicate dall'INPS a tempo debito. Non vi sarà alcuna modifica per quanto riguarda i destinatari della prestazione, né nelle modalità e nei tempi di trasmissione delle domande.
La legge di Bilancio 2024 esclude i titoli di Stato e i prodotti finanziari fino a 50.000 euro dall'ISEE. Inoltre, l'importo AUU è escluso dall'ISEE per il bonus nuove nascite e il bonus nido come stabilito dalla legge di Bilancio 2025.
A breve, l'INPS renderà nota la rivalutazione annuale degli importi dell'Assegno Unico Universale (AUU) e le relative soglie ISEE applicabili nel 2025. Restano invece invariati, rispetto al 2025, i destinatari della prestazione, nonché le modalità e i tempi di trasmissione delle domande.
L'Assegno unico e universale, istituito dal decreto legislativo 29/12/2021, n. 230, è una misura a sostegno delle famiglie con figli a carico fino al compimento dei 21 anni o senza limiti di età per i figli con disabilità.
Figli a carico
Requisiti
Figlio minorenne:
Per i nuovi nati, a decorrere dal settimo mese di gravidanza
Figlio maggiorenne:
Fino al compimento dei 21 anni a condizione che:
- o frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea
- o svolga un tirocinio e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui
- o sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l'impiego
- o svolga il servizio civile universale
Figlio con disabilità:
Senza limiti di età
Va opportunamente ricordato che sono considerati fiscalmente a carico i figli di età non superiore a 24 anni con reddito complessivo uguale o inferiore a 4.000 euro, al lordo degli oneri deducibili.
L'importo dovuto è determinato in base alla situazione economica del nucleo familiare, così come stabilito dall'Isee valido al momento della domanda. Altri fattori considerati includono l'età dei figli, il numero di essi e la loro eventuale disabilità.
Ogni anno l'INPS pubblica la tabella contenente gli importi dell'Assegno Unico e Universale e le soglie ISEE, rivalutati in base alle variazioni dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, comunicato dall'ISTAT.
Gli importi dell'Assegno unico e universale sono aumentati a determinate condizioni, come la presenza di figli di età inferiore a un anno, di figli con disabilità, di madri di età inferiore ai 21 anni, di nuclei familiari numerosi, di nuclei familiari in cui entrambi i genitori lavorano, o di nuclei vedovili.
L'Assegno Unico Universale (AUU) viene erogato mensilmente tramite accredito su conto corrente bancario o postale, libretto di risparmio dotato di codice IBAN, carta di credito o di debito con codice IBAN, oppure mediante bonifico domiciliato presso lo sportello postale. La modalità di pagamento viene scelta al momento della presentazione della domanda di prestazione.
Per i pagamenti relativi a gennaio 2025, l'Inps, con il messaggio n. 111 del 13 gennaio 2025, ha comunicato una variazione delle date di accredito a seguito della recente adesione al nuovo sistema Re.Tes. della Banca d'Italia.
Per le prestazioni che non hanno subito variazioni, le rate saranno accreditate nella settimana dal 20 gennaio 2025; in caso di conguagli, le rate saranno versate entro la fine del mese di gennaio,
I nuclei familiari che hanno già presentato la domanda di Assegno unico e universale all'INPS non devono inviarne una nuova: l'erogazione prosegue se la domanda è "Accolta" (Inps, circolare n. 132 del 15 dicembre 2022). Eventuali variazioni rilevanti (come nascita di un figlio, disabilità del figlio, condizioni per maggiorazioni o modalità di pagamento) devono essere comunicate tempestivamente all'Inps aggiornando la domanda.
Gli stessi nuclei familiari già beneficiari dell'AUU, pur non essendo obbligati a ripresentare la domanda, devono tuttavia trasmettere una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) entro il 28 febbraio 2025. In assenza di DSU valida, l'Inps corrisponderà gli importi minimi, riconoscendo gli arretrati solo se l'ISEE è attestato entro il 30 giugno 2025.
Una recente semplificazione è stata prevista in caso di subentro del genitore superstite per decesso del genitore richiedente. Il genitore superstite che percepiva l'assegno al 50% non deve presentare una nuova domanda in quanto il sistema riconosce dal mese successivo alla data del decesso il diritto alla corresponsione dell'assegno al 100% (Inps, messaggio n. 4253 del 13 dicembre 2024).
Il nucleo familiare che invece non beneficia già dell'AUU è tenuto sia a presentare la DSU entro il 28 febbraio 2025 sia a trasmettere la domanda di assegno unico tramite il portale web dell'Inps o mediante il Contact Center Multicanale o i Patronati.
L'Istituto, con messaggio n. 4253 del 13 dicembre 2024, ha comunicato di aver aggiornato e ottimizzato il servizio con alcune nuove funzionalità. Tra queste, si segnala, la possibilità, in ordine alla scelta delle modalità di pagamento, di selezionare uno degli eventuali IBAN già registrati e utilizzati presso l'Istituto per altre prestazioni.
Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno 2025, l'AUU spetta a partire dal mese di marzo e sono riconosciuti gli arretrati; per le domande presentate successivamente, l'AUU decorre invece dal mese successivo quello di presentazione, senza riconoscimento degli arretrati.
Confermata l'esclusione dall'ISEE di titoli di Stato (BOT, BTP, CTS, ecc.) e prodotti finanziari di raccolta del risparmio, disposta dalla legge di Bilancio 2024 (articolo 1, comma 183, legge 30 dicembre 2023, n. 213) fino a un valore complessivo di 50.000 euro.
La Legge di Bilancio 2025 (legge 30 dicembre 2024, n. 207) stabilisce che l'importo corrisposto al nucleo familiare dell'assegno unico e universale non verrà incluso nel calcolo dell'ISEE ai fini del bonus per le nuove nascite (articolo 1, commi 206-208) e del buono per le rette relative alla frequenza degli asili nido e per le forme di supporto domiciliare destinate ai bambini affetti da gravi patologie croniche, noto come bonus nido (articolo 1, commi 209-211).